Appare evidente come il primo protagonista nella gestione del metabolismo sia l'intestino, la sede di molteplici processi che lo regolano
Nel tempo ha cambiato più volte nome, prima sindrome X, poi sindrome da insulino-resistenza e pluri-metabolica. Solo negli anni Settanta la sindrome metabolica ha acquisito l'attuale denominazione per opera dello studioso tedesco Haller che ha associato a questo disturbo sintomi riconducibili a diabete mellito, obesità e steatosi epatica. Da quel momento sono stati avviati vari studi clinici che hanno portato progressivamente a una conoscenza più precisa di questa combinazione di fattori di rischio. Questa particolare condizione clinica era però già nota sin dal Settecento, quando Giovanni Battista Morgagni, medico italiano considerato il fondatore dell'anatomia patologica, mise in luce una connessione tra alcune manifestazioni dell'organismo attinenti a due differenti patologie: obesità e ipertensione arteriosa. Tra le cause più ricorrenti vi sono un'alimentazione ricca di grassi saturi e di alimenti ad alto indice glicemico, insieme a uno stile di vita sedentario, alterazioni del microbiota intestinale, obesità e predisposizione genetica. Oggi risulta evidente come il primo protagonista nella gestione del metabolismo sia l'intestino, la sede di molteplici processi che lo regolano, primo fra tutti il controllo dei nutrienti che arrivano all'intestino attraverso la dieta.
Dalla Ragione, crescono le chiamate al numero verde Sos
Il valore di indice di massa corporea (Bmi) non sarebbe appropriato per le modifiche della composizione corporea con l'invecchiamento
Le nuove prospettive sono state affrontate nel corso del Brunel Annual Health Economics and Policy Forum, che si è tenuto a Londra presso la Brunel University
Lancet, con il cambiamento climatico a rischio progressi per la salute
Le nuove prospettive sono state affrontate nel corso del Brunel Annual Health Economics and Policy Forum, che si è tenuto a Londra presso la Brunel University
Lancet, con il cambiamento climatico a rischio progressi per la salute
Uno studio italiano condotto su 18.000 persone ha dimostrato che la presenza di bassi livelli di albumina è associata alla mortalità per cancro e malattie cardiovascolari negli individui di età pari o superiore ai 65 anni
Variante forse legata al funzionamento dell'ipotalamo
Ricoverato in terapia intensiva. Azienda 'non c'è allarme'
"Da algoritmi di Facebook e Instagram rischi per la salute mentale"
"Grazie a capacità diagnostiche ma anche per un incremento di steatosi epatiche"
L'Organizzazione mondiale della sanità annuncia che un nuovo vaccino - chiamato Tak-003 - contro la dengue è in fase di prequalificazione
Commenti